Le macchie della pelle si dividono in discromie superficiali e profonde, a seconda di dove si trova l’accumulo di menalina: a livello dello strato epidermico (efelidi, lentiggini, macchie solari) o a livello del derma profondo (cloasma e melasma).

Le pigmentazioni di superficie possono essere generate da un’eccessiva esposizione al sole senza alcuna protezione, da alterazioni ormonali o dall’utilizzo di farmaci fotopigmentanti. Per curarle si possono utilizzare peeling a base di acidi che agiscono sulla melanina, depigmentando progressivamente le macchie.
Se, invece, le alterazioni del colorito del derma sono di colore rosso intenso o rosso tendente al blu, quindi di origine vascolare, si dovrà ricorrere alla luce pulsata, in caso di capillari molto piccoli, o al Neodimio Yag 1064nm per chiudere definitivamente i vasi sanguigni in questione e per ripristinare il colorito omogeneo della pelle.

Per quanto riguarda i casi di ipopigmentazioni, ovvero perdita di melanina delle pelle, le cause più comuni sono micosi e ustioni. Entrambe sono migliorabili con l’utilizzo di trattamenti che ripristinino i melanociti, come la biodermogenesi

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