Il Lipofilling è una tecnica di medicina rigenerativa che utilizza il grasso autologo, ovvero del paziente stesso, per ripristinare sul volto e/o sul corpo quei volumi persi con il passare degli anni.

Il prelievo del grasso necessario viene effettuato tramite cannula e con l’utilizzo di un filtro speciale che raccoglie gli adipociti filtrandoli e omogeneizzandoli per il successivo impianto.
Il grasso ottenuto viene trasferito in siringhe posizionate verticalmente per far decantare il prodotto raccolto e per depurarlo da un’eventuale presenza di sangue. La qualità tecnica del prelievo è importantissima affinché gli adipociti non risultino danneggiati, possano attecchire in alta percentuale e, dopo una seconda fase di calo, possano riprendere una naturale ricrescita e permanenza grazie all’attivazione delle cellule staminali.
Questo intervento viene utilizzato sul viso per il ripristino volumetrico, ad esempio, della zona malare o zigomatica, dei solchi lacrimali, dei solchi peripalpebrali e del profilo mandibolare; sul corpo, invece, viene utilizzato per il riempimento sopraghiandolare delle mammelle e per incrementare il volume e la proiezione dei glutei.
Il volume necessario per il ringiovanimento di una zona del viso necessita di circa 60/80 ml di grasso. Per i volumi del corpo, invece, serve molto più adipe: circa 200/300 ml per seno e altrettanto per i glutei.
Questa tecnica non presenta effetti collaterali avversi, in quanto utilizza materiale umano dello stesso donatore, ma, per preservare il grasso impiantato, è necessario che un periodo di circa due settimane preceda il ritorno alla normalità. Questa fase, però, non deve essere considerata un “down time”, ovvero un fermo assoluto, anche perché dopo l’intervento non residua alcun dolore.
Se il grasso è stato trattato in maniera corretta, la durata dell’effetto ottenuto con questo intervento va dai cinque ai sette anni.